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27/03/2013
A PROPOSITO DI MOTIVAZIONE ....
POTETE COMPRARE IL TEMPO DI UN UOMO, POTETE COMPRARE LA SUA PRESENZA IN UN DETERMINATO LUOGO, POTETE PERSINO COMPRARE UN CERTO NUMERO DI PRESTAZIONI LAVORATIVE DA SVOLGERE AD UN RITMO STABILITO.

NON POTETE PERO? COMPRARE L?ENTUSIASMO, NON POTETE COMPRARE L?INIZIATIVA, NE? LA FEDELTA? E NEPPURE LA DEVOZIONE DEL CUORE, DELLA MENTE E DELL?ANIMA DELL?UOMO.

PERCHE? SONO COSE CHE VI DOVETE GUADAGNARE

CLARENCE FRANCIS
(Presidente General Food dal 1935 al 1943, primo ad introdurre nel mercato il caff? istantaneo
27/03/2013
Lavoro: gli annunci e le professioni pi? richieste
Stando all?analisi effettuata da Datagiovani, sulla base dei dati rilevati da Unioncamere-Ministero del Lavoro, relativamente alle previsioni di assunzioni nel primo trimestre 2013 le categorie pi? ricercate tra i mestieri sono cuochi e camerieri e, tra le professioni, gli operatori del Turismo (4.379 assunzioni previste in tutto, pari al -7,3% sul 2012.

Ben 770 saranno le assunzioni di ingegneri, pari al +40,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Per gli addetti all?accoglienza si parla di 2.253 richieste di assunzione, pari al +32% sul 2012, e per gli operatori dell?estetica di 966 assunzioni ( +19%).

Assunzioni giovani

Purtroppo dalle imprese ancora non viene posta particolare attenzione alla ricerca di giovani lavoratori fino a 29 anni: in tutto sono previste 38 mila assunzioni di giovani in questa fascia entro marzo, tra contratti stagionali e non (-26% sul 2012 pari a 13mila assunzioni in meno), su 138 mila assunzioni previste nel complesso. Ovvero meno di 3 assunti su 10 saranno giovani.

Flessibilit?

Per quanto riguarda le modalit? di scelta dei giovani, questi si dimostrano quasi per nulla ?choosy?: secondo una ricerca della Fondazione Sussidiariet? ? su 5.750 laureati, il 53% mostra una elevata adattabilit?.

La grande maggioranza (63% degli uomini,il 60% degli ingegneri, il 60% dei residenti al Centro-Sud e il 50% di quelli del Nord) ? disponibile a trasferirsi e anche a fare il pendolare, il tutto per guadagnare quasi 100 euro al mese pi? di chi non si adatta.

I giovani del Sud e delle isole si adattano e si spostano con pi? facilit?, spesso hanno gi? partecipato al programma Erasmus e sono pronti ad adattarsi alle esigenze del mercato. In media hanno contratti di lavoro non standard o a tempo determinato, sono gi? al terzo lavoro e guadagnano in media 1.265 euro.
27/03/2013
Lavoro in Italia tra crisi, stress e mobbing
L?indagine Eurispes 2013 traccia un quadro a tinte fosche di un Paese con disoccupazione 2012 al 10,7% e una Riforma del Lavoro incapace di fornire risposte adeguate: la met? degli Italiani non riesce a mantenere la famiglia con il solo reddito da lavoro, l?incertezza sul futuro professionale impera, la ricerca di impiego si scontra con le raccomandazioni e in ufficio aumenta il mobbing.

Anche se il 64,9% non teme di doversi cercare una nuova occupazione, il 61,3% ha un impiego con reddito insufficiente, tale da non consentire spese importanti, (il mutuo, ma anche l?automobile) n? di fare progetti per il futuro (24,5% per niente; 39,6% poco).

Addirittura, il 53,5% non ? pi? in grado di garantire sicurezza economica alla famiglia con il proprio reddito (il 37,1% poco, il 16,4% per niente). La famiglia d?origine resta un grande ammortizzatore sociale (quasi il 30% chiede aiuto ai parenti).

Raccomandazioni

E? definita ?intramontabile pratica?: il 21% ammette di aver trovato lavoro grazie a una conoscenza. Poco pi? alto, al 27% il numero di chi invece ha presentato una candidatura spontanea. Scarsissimo il ricorso a centri per l?impiego, 4%, o agenzie per il lavoro, 5,1%. E su tutto questo la Riforma Fornero non sembra aver cambiato nulla:

Stress da lavoro

Lo stress sembra ormai realt? quotidiana diffusa: riguarda il 92% dei lavoratori, pur con modalit? e intensit? differente (il 59,5% si dichiara sottoposto a pressioni solo qualche volta, il 21,9% spesso, mentre il 10,6% addirittura sempre). Solo l?8% dichiara di non essere sottoposto a stress. Le principali fonti di stress:
?scadenze e pressioni su tempi di consegna: 59,5%.
?mancanza di tempo da dedicare a se stessi: 51,7%.
?carichi eccessivi di lavoro: 51,5%.
?assenza di stimoli professionali: 50,5%.

A seguire, precariet? lavorativa (28%), rapporti con i colleghi (27,8%), scarsa copertura previdenziale e assicurativa (25,2%), irregolarit? nei pagamenti (24,7%).

Mobbing

Il 23,5% degli occupati ne riconosce i sintomi, dichiarando di aver sub?to almeno una volta forme di sopruso o persecuzione da parte del datore di lavoro. Non c?? differenza significativa fra uomini e donne.

Fra le classi di et?, fenomeno pi? elevato fra i giovani, che hanno subito mobbing nel 35,5% dei casi. Dipende, con ogni prababilit?, dal fatto che i giovani sono pi? spesso precari.

A ulteriore dimostrazione dello stretto rapporto fra precariet? e mobbing, le caratteristiche del mobbizzatore: in genere ? il capo (bossing), nell?87,6% dei casi (mobbing verticale), ma c?? anche il cosiddetto mobbing orizzontale o trasversale, che riguarda chi si sente vittima dei propri colleghi (39,2%) e che riguarda pi? spesso i precari.
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